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Dojo Eleonora Krav Maga Training

sabato 9 luglio 2011

La difesa contro le armi da fuoco



Per molti la difesa personale contempla solo la protezione contro attacchi a mani vuote, con bastone e/o coltello.
Data la continua escalation di delinquenza organizzata e micro criminalità, in aggiunta al continuo aumento di gente che detiene un’arma da fuoco, sia legalmente che illegalmente, nel nostro tempo, diventa sempre più probabile trovarsi d’innanzi ad un' arma da fuoco spianata: per tale motivo molte scuole di difesa personale si sono “adeguate” a queste nuovi temi di sicurezza, per dare ai propri praticanti nozione di difesa personale contro minaccia da arma da fuoco, ma non tutti gli istruttori di difesa personale sono anche esperti di armi da fuoco.Chi si occupa di sicurezza e maneggia armi da fuoco ha cognizione che di fronte ad un’arma da fuoco, data in mano ad una persona che ha intenzione di usarla ci sono pochissime, se non nessuna, possibilità di uscirne vivo, se consideriamo poi che chi sa usare un’arma sicuramente non la punterebbe mai addosso a qualcuno ad una distanza del corpo a corpo, la percentuale di sopravvivere a tale attacco diventa veramente tenue.Per tale motivo chi si addentra in queste tematiche, prima ancora di conoscere e praticare all’infinito tali tecniche marziali, deve, a mio avviso, considerare almeno altri due fattori: primo, riflettere che se siamo minacciati da un aggressore armato il quale, anche se ha deciso di non spararci, la nostra reazione fisica potrebbe indurlo, in una situazione di conflitto e di stress psicofisico, a premere il grilletto nonostante la non intenzionalità dell’azione; secondo, la conoscenza approfondita del tipo di arma che ci troviamo puntati contro, modello, revolver, semiautomatica e, ancora, il tipo di meccanismo di funzionamento sono fondamentali per poter soppesare un eventuale intervento di autodifesa e/o qualsiasi azione di disarmo.Procedimenti questi che possono e debbono essere trattati solo da esperti istruttori di armi da fuoco, essere istruttore o maestro di questa o quella disciplina marziale non garantisce la giusta esperienza e conoscenza in materia di armi da fuoco, che andrebbe approfondita prima con allenamenti a secco e poi sui campi da tiro a segno sotto la stretta sorveglianza di professionisti del settore.Quindi è fondamentale premettere che non bisogna mai reagire ad una minaccia armata almeno che non abbiamo capito che verremo uccisi. Detto questo, prima di qualsiasi reazione è importante capire in base alla postura, alla prossemica, alla lunghezza delle braccia dell’assalitore armato, alla sua collocazione nello spazio, al suo atteggiamento mentale in quel particolare momento, come possiamo reagire per tentare una pericolosa e improbabile difesa da minaccia armata.Il modo particolare,dopo avere preso in seria considerazione i due punti sopracitati, è bene addestrarsi su tecniche di deviazione della volata dell'arma, tecniche di sgancio e arresto meccanico del cane e/o del carrello per causare, laddove fosse possibile, un inceppamento dell'arma rendendo possibile ed efficace la difesa.

M. Ciro Varone